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Ottimismo della vita nell'opera di Geovana Clea: quando il simbolismo diventa espressione dei sentim

ALESSANDRO RIZZO, CRITICO D' ARTE E GIORNALISTA, UFFICIALMENTE PARTE DEL TEAM DI EOTW, SCRIVE SULL'ARTE DI GEOVANA CLEA, ARTISTA BRASILIANA E IDEATTRICE DEL MOVIMENTO INTERNAZIONALE "EMOTIONS OF THE WORLD" DIRETTO DAL MARITO EDDY RATTI.

Geovana Clea è una pittrice che viene dall' altra parte dell'Oceano, quello Atlantico: un mondo a noi vicino, ma allo stesso tempo lontano, fatto di vitali creatività e di grandi innovazioni artistiche. Geovana nasce in quel contesto, proseguendo con passione e dedizione la sua attività artistica in Italia. Sono questo frammento di pianeta e questa distanza spazio temprale ad aiutare Geovana a trovare forme di espressività artistiche eclettiche, tanto da attingere a una produzione che esprime messaggi differenti, vari e poliedrici nella loro portata, nutrita di alfabeti estetici e compositivi di diversa natura. L'arte latino americana, spesso, vive di quella surrealità e di quel simbolismo che vede nel riferimento a una cultura antica, destino e radice di un popolo, la propria origine narrativa idealista. Ed è narrazione pura la produzione di Geovana Clea, autrice che utilizza diversi supporti, anche oggetti, per creare e mostrare attraverso l'arte pittorica sensazioni ed emozioni che lei stessa prova, riproponendole, senza invadere, allo spettatore, che effettuerà a sua volta un viaggio quasi spiriturale, metafisico e metaempirico in paesaggi inesplorati. La forza dell'estetica e dell'immagine nelle opere di Clea deriva dall'alto senso della vita che la stessa artista prova, consapevole di quella trasformazione continua e di quel moto perpetuo a cui è sottoposto il cosmo che si materializza sotto forme sempre diverse, incessante itinerario che va a toccare le profonde corde esistenziali dell'intera umanità. Un destino unico è quello che viene espresso attraverso un magistrale utilizzo dei colori e delle tinte, dando soluzioni cromatiche nuove e inattese, che ci portano a verificare panorami interiori ricchi di ottimismo, serenità, di pace, infondendo volontà di riscatto. La natura, che è vita, e la terra, che è madre, sono temi che ricorrono preponderantemente nelle opere di Geovana, come testimoniano le sue installazioni a forma sferica che risaltano i tratti multiformi delle figure attraverso ilsapiente impiego di tinte e di sfumature tali da vedere un loro intrecciarsi e intersecarsi, tanto da definire forme differenti, inattese e non prevedibili, strumenti di un metalinguaggio che colpisce le corde intime e interiori della nostra anima. Il surrealismo in Geovana si basa su un naturalismo che apprende dai colori vividi di un presente cosmico e universale quel simbolo che è esperanto figurativo e che ci apporta scenari intimi di una pittura iperrealista. Il simbolismo è nel tratto, deciso e sicuro, allo stesso tempo altamente lirico e poetico, che Geovana imprime sul supporto nella sua composizione: la plasticità si percepisce nella leggerezza della matericità del colore e della tinta, le pennellate hanno un volume, come se l'immagine fosse intrisa da una cinetica e da un dinamismo, espressione di quello che viene identificato, metaforicamente, come vita, pulsione che sgorga da un pensiero e da una rappresentazione ricca di metafore della realtà, della terra, della fertilità. I sentimenti vengono, così, risaltati e proposti attraverso un gioco di cromatismi, di forme e di linee, tripudio di quella "intenzionalità" dell'artista, incontro e confronto lirico tra uomo, il punto di osservazione, e mondo, la vita reinterpretata sotto lo sguardo dell'autrice, che diventano unica cosa, unico principio, unico ideale. L'intera produzione si muove, così, tra un espressionismo astratto, vi sono dei riferimenti che conducono al moto vivo e in continuo divenire dell'essere in una ricerca forte e incessante che crea emozione, e un naturalismo fortemente spontaneo, la forma è fatta di colori, di pennellate cromatiche, di geometrie, essendo quasi essenziale e diventando tratto multiforme di un itinerario intimo e interiore. Ritorna, quindi, con determinazione quella idealità che fa di Geovana artista matura e cosciente, tanto da attribuirsi quella piena affermazione di una propria autonomia e autorevolezza, poetica quanto estetica, libera e non ascrivibile a una categoria formale.

CRITICA DI ALESSANDRO RIZZO


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