IN COMPAGNIA DI EDDY RATTI, MANAGER DI "EMOTIONS OF THE WORLD".
In una intervista al giornalista e critico d'arte Alessandro Rizzo, Eddy Ratti, manager di "Emotions of the World" racconta come è nato il progetto e quali obbietivi hanno per i loro artisti.
Quale è il servizio che attraverso Emotions of the World metti a disposizione?
(ER) Ciò che vogliamo mettere a disposizione degli artisti è un servizio che consenta di aumentare e migliorare la loro visibilità artistica e non solo, perché riteniamo che chi ha talento e voglia di esprimersi possa essere messo in condizione di essere visto e conosciuto a livello internazionale. Questa visibilità l' artista l' acquisisce solo continuando a mostrare i propri lavori facendo girare il proprio nome. EoftheW vuole organizzare eventi nelle migliori gallerie, musei e fiere di tutto il mondo, volendo essere anche promotrice di scambi interculturali tra gli artisti dei diversi continenti che decidono di affidarsi a noi.
Possiamo parlare di Emotions of the World come di un servizio, di assistenza, quasi "sindacato", per gli artisti?
(ER) EoftheW è nata dall' idea di mia moglie Geovana Clea, anche lei artista, con un progetto creato a metà del 2013 per valorizzare il castello del paese di Fombio (dove viviamo attualmente e che purtroppo è sempre di più dimenticato) con un connubio tra antichità ed arte contemporanea . Il progetto è stato un successo e da li la volontà di continuare ad esporre e portare le opere degli artisti in una mostra itinerante di carattere internazionale. Avere come ideatrice un' artista ci ha aiutato, perchè abbiamo fatto tutto ciò che da artista avrebbe voluto che fosse stato fatto in una esposizione, abbiamo fatto e stiamo facendo tutto con il cuore, ve lo posso assicurare.
Vieni da una formazione sportiva e manageriale: questo binomio professionale come lo poni e lo declini all'interno di un progetto artistico di dimensione internazionale?
(ER) Lo sport è una disciplina di vita, mi ha insegnato molto e se posso dire senza entrare nella banalità ho imparato a non mollare ed a non demordere mai, cercando di essere costante e determinato per il raggiungimento dell' obbiettivo. Forse avendo fatto il ciclista ed essendo arrivato anche al professionismo posso considerarmi un pò artista anchi' io? Cosa dite? Penso che l' atleta e l' artista hanno molte cose in comune... innanzitutto la passione per un qualcosa che gli da vita e soddisfazione e poi il fatto che per entrambi bisogna sempre allenarsi ed aggiornarsi per non rischiare di rimanere indietro nei confronti dei colleghi/ avversari.
Quali sono gli obiettivi che ti poni all'interno del progetto?
(ER) Siamo ormai entrati nel terzo millennio e la tecnologia ci sta dando un grande aiuto, perchè penso che oltre ovviamente a far si che i nostri artisti possano esporre le loro opere nelle città più importanti in ambito internazionale per far emozionare le persone che apprezzano i loro lavori, possiamo far conoscere le loro opere con un semplice click. I social network sono all' avanguardia per questo e penso sia una cosa carina che gli appassionati d' arte o i collezionisti possano conoscere un qualcosa dell' artista di cui magari posseggono l' opera così che in modo affascinante facciano un loro accostamento in merito. Oggi come manager di EoftheW lavoro con un obbiettivo, far crescere la mia squadra di artisti perchè questi talenti possano togliersi le loro soddisfazioni venendo apprezzati non solo nel paese dove vivono ma che possano far conoscere la loro arte al mondo. Non giriamo troppo intorno ma per apprezzamento intendo dire che il collezionista o l' appassionato acquisti una loro opera....per un artista penso sia come tagliare il traguardo a braccia alzate (tornando al ciclismo).
Quali sono, secondo te e la tua esperienza, le maggiori richieste e necessità, i
bisogni, che arrivano dalla categoria artistica?
(ER) Se guardiamo all' Italia ed una fetta dell' Europa, purtroppo ci troviamo in una fase non facile per l' economia che si riperquote in parte anche sul mondo dell' arte. Sono sicuro che anche questo periodo avrà un termine ma essendoci dentro sembra non dover finire mai. Grazie a Dio il mondo cresce e quindi le economie che prima chiamavamo del secondo o addirittura del terzo mondo si stano sviluppando cosi che anche tutto ciò che ne consegue ne trae giovamento, come è il mondo dell' arte. Per questo per un artista è importante riuscire a portare i propri lavori all' estero o comunque nei luoghi dove il problema 'economia' non ha appesantito più di tanto la mente delle persone. Una cosa è certa, per l' artista è indispensabile non perdersi d' animo, deve creare ed esporre, far vedere che c'è, che la sua evoluzione continua e che questi momenti di difficoltà possano essere usati come opportunità.
Intervista di Alessandro Rizzo
(Giornalista e Critico d’Arte)
Foto di Fabrizio Smisci